Estrarre la pietra dalle cave della Gonfolina e dalle colline circostanti divenne un’importante risorsa economica durante il periodo pre-Seconda Guerra Mondiale e continuò a essere una delle industrie primarie. Il nome di Lastra a Signa nasce infatti dalla presenza delle cave di pietra, attive fin dal Medioevo.
I tipi di pietra estratta dalle cave erano pietra serena e pietra forte. Il primo è una pietra grigia, adatta per i dettagli architettonici interni; e il secondo una pietra color tabacco, più forte della pietra grigia e quindi usata per l’esterno degli edifici.
Nel corso del XV secolo, l’impiego della pietra come materiale da costruzione è cresciuto notevolmente fino a diventare l’elemento fondamentale dell’architettura rinascimentale. Le cave furono affittate a famiglie di muratori di pietre, che riuscirono ad acquistarle durante il XVIII e XIX secolo, dopo aver raggiunto la prosperità economica.
Nel 1850, la modernizzazione delle infrastrutture permise alle industrie di Lastra di diventare un punto di riferimento in Toscana e all’estero, poiché la maggior parte della pietra veniva esportata.
All’inizio del XX secolo, a causa dell’introduzione di materiale di costruzione nuovo e meno costoso, l’industria lapidea di Lastra declinò.
Gli artisti locali scolpiscono ancora la pietra, secondo le tecniche artigianali tramandate attraverso i secoli:
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