STORIA E TERRITORIO

Vigneti ed oliveti affacciati sul fiume, per uno scenario paesaggistico unico

IL TERRITORIO

L’ambiente naturale intorno a Lastra a Signa ha subito nel tempo grandi cambiamenti.
Grazie alla sua collocazione su un asse di trasporto fluviale di primaria importanza e alla presenza di una sviluppata rete viaria, fin dal XIII secolo è stato sede di attività che hanno modificato i caratteri originali dell’ambiente.

Già durante il Basso Medioevo i boschi lungo le colline iniziarono ad essere convertiti in aree coltivabili, mentre il legname veniva trasportato attraverso i torrenti fino ai porti sull’Arno per poi raggiungere Firenze e Pisa.
Negli ultimi cinquant’anni il panorama è stato ulteriormente modificato, con la trasformazione dei campi seminati in vigneti, l’abbandono delle aree coltivate e lo sviluppo delle aree urbane.

La presenza di formazioni geologiche rocciose ha dato origine all’attività di sfruttamento delle cave di arenaria, che rifornivano di pietra serena e pietra forte molte località della Toscana. L’attività estrattiva ha sempre caratterizzato in maniera peculiare il paesaggio di Lastra, fino ad ispirarne il toponimo, insieme alla vicinanza con il territorio di Signa.

LA STORIA 

Da accampamento romano a polo commerciale mediceo

Le prime testimonianze di insediamenti organizzati in questi luoghi risalgono al primo secolo a.C., quando venne fondata una colonia militare romana che acquisì importanza, grazie alla vicinanza con una delle principali arterie di comunicazione, la Via Pisana.
Nell’Alto Medioevo (570) il dominio dell’area venne acquisito dai Longobardi che cambiarono fortemente l’assetto del territorio.
Tra il IX e il XII secolo nell’area iniziarono a sorgere castelli e borghi fortificati, posti a difesa della città di Firenze e della Via Pisana: tra questi il castello di Lastra a Signa e quello di Malmantile, entrambi eretti agli inizi del XV secolo.

Nel corso del 1500 Lastra venne profondamente coinvolta nel progetto mediceo di riorganizzazione territoriale, che portò alla nascita della direttrice di sviluppo economico disposta lungo l’Arno, i cui frutti sono visibili ancora oggi.
Sulle rive del fiume si consolidarono numerosi centri abitati, toccati dal traffico dei navicelli, come Ponte a Signa, presso Lastra, che divenne il porto fluviale di Firenze, collegato con quello mediceo di Livorno.
Lastra a Signa divenne un florido centro commerciale e manifatturiero, che raggiunse la sua massima espressione a partire dai primi decenni del 1700, con la produzione dei cappelli di paglia.
Nella 1774 il Granduca Pietro Leopoldo diede vita alla comunità lastrigiana, riunificando i borghi preesistenti sotto un’unica amministrazione.

Nonostante la chiusura dei cappellifici, a seguito della crisi del ’29, la fioritura imprenditoriale di Lastra riprese nel secondo dopoguerra, accompagnata dalla produzione agricola.