Città di Caruso

Gli scenari e le atmosfere che hanno conquistato il grande tenore

Nel 1905 il grande tenore Enrico Caruso visitò la tenuta di Bellosguardo, con la compagna Ada Giachetti e ne rimase incantato. Incoraggiato dalla donna decise di acquistare la proprietà per farne una residenza per i suoi periodi di riposo.
All’epoca Caruso era già un affermato cantante lirico, famoso in Europa come negli Stati Uniti, grazie alle sue rappresentazioni in tutti i più famosi teatri, dal londinese Convent Garden, al Metropolitan di New York.

Al momento dell’acquisto sia la villa, sia il parco di Bellosguardo versavano in uno stato di degrado. I lavori partirono dalla risistemazione dei poderi e delle case coloniche, per passare al rifacimento della villa e del parco nel 1913. Il restauro procedette con estrema lentezza per preservare l’antico fabbricato e terminò presumibilmente nel 1918.
Alla morte di Caruso (1921) Bellosguardo passò ai figli Rodolfo e Enrico jr., che la vendettero nel 1925 all’ingegner Bianchi di Milano.

Nel 1995 il Comune di Lastra a Signa rilevò la villa ed il parco circostante, per allestirvi il Museo Enrico Caruso, l’unico in Italia sul tenore napoletano. Nove sale che ospitano oggetti legati alla sua quotidianità ed alle esibizioni in giro per il mondo.